Dietisti: FAI LA SCELTA GIUSTA!

Dietisti. L’Andid lancia la campagna contro l’abusivismo professionale

“Fai la scelta giusta. Dai peso ai fatti” è lo slogan della campagna web. “L’ambito dell’alimentazione e della nutrizione rappresenta oggi una vera e propria giungla dove risulta quasi impossibile districarsi”, spiega il presidente Andid Ersilia Troiano, che evidenzia: “Il nuovo volto dell’abusivismo professionale è rappresentato dai ‘consigli utili’, che di fatto, celano un’indicazione sulle scelte di salute”

http://www.quotidianosanita.it/lavoro-e-professioni/articolo.php?articolo_id=55106&fr=n

L’obiettivo della campagna di comunicazione è contrastare “la diffusa abitudine di alcune categorie professionali, che lavorano principalmente nel settore del benessere, che spesso forniscono suggerimenti e consigli dietetici ai loro clienti, pur non avendone legittima competenza e spesso mettendo a rischio la loro salute”, spiega l’associazione in una nota.

http://www.andid.it/servizi/news/item/dietisti-landid-lancia-la-campagna-contro-labusivismo-professionale

Ottobre 2017:

Riforma ordini e sperimentazioni cliniche, ma non solo. La Camera approva il ddl Lorenzin. Arriva la medicina di genere, anche dietisti e altre professioni sanitarie avranno il loro Ordine.

L'articolo 12, modificato in modo consistente durante l'esame in commissione, incide sullla disciplina del reato di esercizio abusivo di una professione nonché sulle circostanze aggravanti di altre fattispecie di reato commesse nell'esercizio abusivo di una professione o di un'arte sanitaria

Il comma 1 sostituisce l'articolo 348 del codice penale, riguardante l'esercizio abusivo di una professione.

Vengono aumentate le sanzioni attualmente previste. Più in particolare viene comminata la reclusione da sei mesi a tre anni e la multa da 10.000 a 50.000 euro.

Vengono inoltre inserite due nuove previsioni. Con la prima si dispone che la condanna comporti la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato nonché la trasmissione, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti regolarmente una professione o un'attività, al competente Ordine, Albo o Registro per l'interdizione da 1 a 3 anni dalla professione o attività regolarmente esercitata.

Fonte: QUOTIDIANOSANITà

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